TOQ13 stabilisce nuovi standard di sostenibilità. Grazie a un’efficiente riqualificazione, è stato trasformato in un edificio nZEB (Nearly Zero Energy Building), puntando non solo all’autosufficienza energetica ma anche a un significativo contributo agli obiettivi ambientali della Tassonomia Europea.
La progettazione del cosiddetto “Flying Carpet” energetico è stata oggetto di meticolosa attenzione, rendendo riconoscibile l’edificio da molteplici prospettive.
L’installazione non è stata pensata solo per chi si trova al livello della strada, ma anche per coloro che osservano dall’alto delle torri limitrofe, garantendo l’armoniosa integrazione dell’impianto con l’estetica del paesaggio urbano.
Con i suoi 326 pannelli fotovoltaici distribuiti su circa 600 mq, il Flying Carpet è capace di generare circa 120 kWp. Si tratta di un dispositivo passivo e attivo: contribuisce alla riduzione dell’irraggiamento solare sulle vetrate dell’ultimo piano, scherma alla vista il sistema di impianti posto sulla copertura, e genera energia favorendo in modo significativo il soddisfacimento energetico dell’edificio.
Con un’analisi approfondita dei rischi e l’implementazione di strategie di adattamento per mitigarne gli effetti. Inoltre, tutte le fasi dello sviluppo rispettano i rigorosi criteri DNSH (Do No Significant Harm), garantendo un approccio che non arrechi danni significativi all’ambiente.
In TOQ13 un ruolo importante è rivestito dalla riqualificazione degli spazi esterni, concepiti come ambienti di condivisione e outdoor working.
Ne sono un esempio le aree del podio coperto ai piedi dell’edificio, adornate dal verde e pensate per momenti di pausa e incontri informali.
Aprendo lo spazio interno in continuità con la città, TOQ13 ridefinisce perimetri e funzioni dell’area urbana. In questo modo anche l’affaccio diventa opportunità per vivere lo spazio aperto, sfumando l’effetto soglia tra interno ed esterno.